Pensionandi. Non si toccano sino al 2016. Pensassero a nominare il governatore della Banca d’Italia

29 Settembre 2011

Domenico Cambareri

 

Giulivi SilvioAudi & Tremonti tornano alla carica. Ci risiamo con la solita fissa

 

I due genietti dei numeri, Berlusconi e Tremonti, loro che sanno arricchire solo le loro tasche e quelle delle grandi rendite e degli apparati burocratici tornano alla carica con la fissa monomaniacale della riforma delle pensioni subito.
Nessuna trasformazione fittizia dei coefficienti dei calcoli, rispetto integrale del Tfs, riduzione proporzionale in base ai redditi complessivi in godimento per le bay pensioni (sotto i 19 anni di servizio), decreto sulle proprietà edilizie al di sopra dei 3 milioni di euro, inasprimento delle sanzioni e delle confische cautelative per le grandi evasioni fiscali e le esportazioni di capitali, abbattimento dell’aliquota Irpef del 38%., riduzione delle rendite politiche. Questa è la nostra risposta.
Silvio e Tremonti hanno solo garantito la premialità del parassitismo dei grandi apparati burocratici e delle giungle selvagge e sindacali secondo la tradizione inveterata della sinistra e poi le hanno irrobustite, accresciute a dismisura nel numero e nelle prebende, con la volontà e l’imprimatur di Bossi.
Ecco perché oggi Bossi cerca di salvarsi “salvaguardando” il minimo delle masse dei pensionandi diseredati, per prevenire una frana elettorale enorme! Ecco perché oggi Bossi alza il ricatto sulla Banca d’Italia. Ma Silvio e Tremonti cosa fanno? Rincarano la dose, pur di mantenere inalterati i privilegi dei soliti.
Pensassero a nominare il nuovo governatore della Banca d’Italia e a non perdere tempo sul come fare per fregare soldi ai lavoratori dipendenti rispetto ai grandi scialacquatore da sempre protetti!