Latina, rompiamo il nostro silenzio per ascoltare qualche voce di destra

11 Maggio 2010

Fonte: Il Settimanale di Latina

Politica comunale.  Latina. Riceviamo dall’Avv. Raffaele Sciré il seguente articolo apparso sul Il Settimanale di Latina che pubblichiamo sulle tristi e squallide vicende della politica cittadina di Latina. Addio alle tante e vane grandi attese, che da Finestra in poi ci hanno condotto al nulla più assoluto degli ultimi dieci anni…. Raffaele Sciré si premura di precisare quanto segue: “L’editoriale che ho inoltrato è quello apparso su Il Settimanale di Latina a firma del Dott. Andrea Stabile, professionista appartenente ad una famiglia che ha fatto la storia della destra a Latina e che ha ricoperto la carica di Assessore Comunale al Bilancio nel corso dei due mandati del Sindaco Finestra. Per cui, vista la paternità della lettera, non può certo dirsi che siamo di fronte alle solite speculazioni politiche  tipiche della – non più nobile – dialettica maggiornaza/opposizione.”

 

“La ridicola lettera aperta di Zaccheo & Co”

 

In attesa delle convocazioni di Lippi per il mondiale, il defenestrato Zaccheo ha diramato la propria convocazione, alla quale hanno risposto in 15: Galetto, Creo, Galardo, Guercio, Rosolini, Chiarato, Corato, De Monaco, Di Fazio, Gioia, Maietta, Messina, Olimpieri, Scalco, Sovrani. Tra tutti i consiglieri comunali e gli assessori comunali decaduti, tra tutti i consiglieri ed assessori provinciali in carica e tra tutti i componenti del coordinamento provinciale del PdL, Zaccheo è riuscito a raccattare 15 firme per sottoscrivere quella che è stata chiamata “Lettera aperta a Berlusconi e Fini”, pubblicata a pagamento il 1° maggio su alcuni quotidiani locali. La lettera si apriva con il titolo ”Un folle gesto politico che ha offeso la Città” e si chiudeva, dopo l’illustrazione delle “gesta” dell’amministrazione Zaccheo, con la frase “Per la rinascita di Latina”. Pensavo che Zaccheo avesse già toccato il fondo; invece, avendo ormai perso la testa e, quindi, anche il senso del ridicolo, si è esibito in questa squallida performance della lettera a pagamento indirizzata a Berlusconi e Fini, i quali, chissà come mai, ancora non ci hanno fatto conoscere la loro risposta. Caro, si fa per dire, Zaccheo, la città l’hai offesa tu in questi otto anni di amministrazione. L’hai offesa sperperando tre milioni di euro per l’acquisto, nel 2003, dal fallimento I.COS. S.r.l. del rudere che si può ammirare dalla Pontina; l’hai offesa più volte l’inizio dei lavori di ristrutturazione da parte del Provveditorato delle Opere Pubbliche, lavori mai iniziati; l’hai offesa con tutte le bugie che hai detto sulla cosiddetta “metropolitana”; l’hai offesa quando hai fatto affiggere quei manifesti giganti con la scritta “Latina Borgo marinaro” e l’enunciazione di tanti finti progetti per la marina di Latina; l’hai offesa con i tuoi numerosi annunci farsa di tante realizzazioni che non sono mai nemmeno iniziate; l’hai offesa tu, sputtanando Latina in tutta Italia con quelle immagini mandate in onda da Striscia la notizia. Potrei continuare, ma preferisco fermarmi qui per avere lo spazio per un’ultima considerazione. Zaccheo è stato consigliere comunale ininterrottamente per più di trenta anni (1971 – 2002), è stato sindaco di Latina per otto anni (2002 – 2010), è stato consigliere regionale per cinque anni (1985 – 1990), è stato deputato per dodici anni (1994 – 2006), è stato uno degli esponenti più in vista del M.S.I. prima, di A.N. dopo e, infine, del PdL. Vi risulta che ci sia stato qualcuno di importante che abbia speso una parola per lui? Vi risulta che qualcuno conosciuto a livello nazionale abbia sentito il bisogno di intervenire per manifestargli reale e sincera solidarietà? Se, dopo una lunga ed intensa carriera politica, bastano pochi secondi di Striscia la notizia per far calare il silenzio su Zaccheo, c’è da porsi questa domanda: “Ma Zaccheo era stimato dai politici romani?” Anzi, forse questa domanda se la dovrebbe porre lui. Per il momento, e fino a che riterranno di stargli ancora vicino, può consolarsi con i magnifici 15 che hanno firmato la lettera e rammaricasi con loro del fatto che i consiglieri del PdL firmatari della sfiducia nemmeno rispondono al suo invito di un confronto. Personalmente, mi piacerebbe che l’ex-sindaco, invece di chiedere un confronto pubblico sulle squallide beghe interne al suo partito e di far pubblicare ridicole lettere aperte a Berlusconi e Fini (in tutt’altre faccende affaccendati), si offrisse ad un confronto pubblico con la città sul suo operato di sindaco.