Arte, nuova arte: Vortex al Guggenheim di Venezia. Una chiave per comprendere latitudini sconosciute del ‘900

01 Febbraio 2010

Fonte: Peggy Guggenheim collection on line

Nota di Domenico Cambareri

 

Nel settembre del 2002, nonostante la Destra politica e “culturale” fosse al potere, con meno di quattro soldi, grazie all’attenzione mostrata da Silvano Moffa, allora Presidente della Provincia di Roma, realizzammo un convegno precorritore sul Vortex e su Ezra Pound a cui parteciparono intellettuali di diversa estrazione culturale e politica. I salotti letterari suk Vorticismo dovevano essere l’antefatto immediato per il lancio di un grande Festival internazionale in cui rivoluzione artistica e recupero e integrazione  e trasvalutazione magistrale con la tradizione della nostra civiltà avrebbero dovuto produrre una creatività sinergica esplosiva, affidata da me  a Francesca Pietropaolo e, per il teatro, a Giovanni Anfuso. Nonostante la disponibilità e l’o.k. allora dato dalle personalità politiche alle quali ci eravamo rivolti, il resto fu niente altro che il nulla per il mancato appoggio e finanziamento di una vera impresa culturale che avrebbe coinvolto e Londa e Parigi e Atene e Istambul, oltre a diverse città e cittadine italiane. Un progetto che avrebbe voluto realizzare un ardimento artistico sconosciuto da decenni nell’ambito della cultura nostrana. Un deplorevole fallimento di progetto e di finalità, ancora oggi ingiustificabile alla luce di quanto allora veniva aiutato e finanziato.  Mi piace recuperare questa preziona icona di un passato mai inveratosi, di quanto cioé non fu  fatto non per colpa mia e di chi mi stette accanto e mi dette credito. Tra gli amici che ebbi vicino mi corre ancora obbligo di ricordare con grande amicizia gli attori Walter Maestosi e Daniela Barra. Un grazie anche a Mauro Cascio e ai giovani giornalisti di Parvapolis, dei quali L’Europa della Libertà in anni successivi ha ripreso i loro pezzi, che qui di sotto vengono indicati per chi vuole leggere qualcosa su quei due incontri dedicati a Pound e al Vortex.  Non possiamo quindi che plaudire alla davvero fantastica iniziativa del Peggy Guggenheim di Venezia e dei suoi qyalificatissimi organizzatori. A tutti costoro e a quanti hanno contribuito alla realizzazione di un evento culturale davvero speciale per la comprensione dei fermenti e delle genialità artistische trasgressive del primo ‘900 in parte stroncate dalla grande guerra, auguriamo uno strepitoso successo. Qui di seguito desidero riportare lo stralcio di un articolo di Cascio relativo all’apertura di questi piccoli e storici salotti letterari romani, che richiama una distanza temporale non di otto anni e qualche mese ma … percorsi  siderali. Domenico Cambareri 

Ponnd, Vorticismo e Grandi Avanguardie del ‘900
I Figli di Ulisse
 

presenta
 

I
a Edizione Salotto letterario 2002
 

 

Vortex. Il brivido
 
 
 

 

 
del Segno e del Suono
   
 
 
 
 
 

 

Palazzo Valentini – Sede della Provincia di Roma
Via IV Novembre (L.go Santi Apostoli – P.zza Venezia)
25 settembre 2002 – ore 18,30
con
Marcello Veneziani, Domenico Cambareri, Francesca Motti Pietropaolo
Giacomo Marramao, Cecilia Gatto Trocchi, Rino Caputo, Luigi Tallarico,
testimonianza storica su Ezra Pound di Antonio Pantano
con la partecipazione di
Walter Maestosi e Daniela Barra
nel Salotto del 18 c.m. hanno presenziato
Giano Accame, Alfonso Malinconico e Vittorugo Contino
interverranno
On. Silvano Moffa Presidente della Provincia di Roma,
On. Giuseppe Mannino – Presidente Consiglio Comunale di Roma
On. Nicola Bono – Sottosegretario Ministero per i Beni e le Attivit. Culturali
“Nell’ambito del progetto del Festival “I Figli di Ulisse”, nato da un’idea di Domenico Cambareri,  con direttrice artitistica Francesca Motti Petropaolo (curatore della sezione teatrale sarà il regista Giovanni Anfuso), ha avuto luogo il primo incontro romano dei Salotti letterari dedicati al “Vortex: il brivido del segno e del suono”, sotto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio per il diretto interessamento del vicepremier Gianfranco Fini. Di fronte a una nutrita platea di intellettuali, scrittori, artisti e critici, i relatori hanno affrontato un compito sicuramente arduo: discutere del Vortex non soltanto in riferimento alla figura-principe del movimento, Ezra Pound (nella foto). Indubbiamente, in apertura, dopo l’introduzione di Domenico Cambareri, che ha anche portato i saluti del ministro delle comunicazioni Gasparri, e dei sottosegretari Bono, Saporito, Siliquini, del presidente della Provincia di Roma, Moffa, e di altre personalità politiche, e dopo la puntualizzazione sulle ulteriori fasi realizzative del festival da parte di Francesca Pietropaolo, nella speranza che anche la Regione si associ ad un progetto così particolare e promettente, un momento particolarmente intenso è stato quello dedicato a Vittorugo Contino.”
Roma. Vortex, il brivido del segno e del suono. Luigi Tallarico su Pound
Intervista a Vittorugo Contino su Pound e il Vorticismo
Intervista a Rino Caputo su Pound e il Vorticismo
Roma. Vortex. Tra imagismo, futurismo e cubismo. EZRA POUND A PALAZZO VALENTINI

 

I VORTICISTI: ARTISTI RIBELLI A LONDRA E NEW YORK, 1914–1918

29 gennaio – 15 maggio 2011

A cura di Mark Antliff e Vivien Greene

 

Edward Wadsworth, Rotterdam, 1914, George Eastman House, Rochester, NY. Courtesy George Eastman House, International Museum of Photography and Film | William Roberts, Studio per ‘Two-Step’, 1915. Trustees of the British Museum, Londra. © The Estate of John David Roberts. Courtesy William Roberts Society | David Bomberg, Fanghi, 1914. Tate, Londra. Acquisto 1964. Image © Tate © The estate of David Bomberg

 

SIMPOSIO INTERNAZIONALE “I VORTICISTI”, 29.01.2011

 

Viene presentata per la prima volta in Italia una mostra interamente dedicata al Vorticismo, movimento che nacque in Inghilterra agli inizi del ‘900. Caratterizzato da uno stile figurativo astratto che coniugava forme dell’era meccanica con l’energia suggerita dal vortice, il Vorticismo emerse a Londra in un momento in cui la scena artistica inglese era stata scossa dall’avvento del Cubismo francese e del Futurismo italiano. Pur assimilando elementi da questi due movimenti, il Vorticismo definì un proprio stile, caratterizzandosi come un breve ma cruciale movimento modernista negli anni della Prima Guerra Mondiale (1914-1918).
La mostra presenterà circa 100 opere, che includono quadri, sculture, opere su carta, fotografie e stampe, di noti artisti come Percy Wyndham Lewis, Edward Wadsworth e Henri Gaudier-Brzeska. L’esposizione rappresenta il primo tentativo di ricreare le tre mostre vorticiste, allestite durante la prima guerra mondiale, che contribuirono a far conoscere a un pubblico anglo-americano l’estetica radicale di questo gruppo. La Collezione Peggy Guggenheim rappresenta la seconda tappa di questa mostra itinerante, inaugurata al Nasher Museum of Art, Duke University, Durham, NC (30 settembre 2010 – 2 gennaio, 2011) e che terminerà il proprio percorso al Tate Britain di Londra (14 giugno – 4 settembre, 2011).
La mostra è organizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, dal Nasher Museum of Art della Duke University, Durham, NC, USA, e dalla Tate Britain.
Visita guidata in anteprima per i soci, con la co-curatrice Vivien Greene
Venerdì 28 gennaio

 

                                                                                         

 

 

 

 

 

                                                                                                 

Vortex. Il brivido

 

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