Parole di un “pessimista”: l’euro, quale strumento della finanza speculativa, ci travolgera?

13 Marzo 2013

Giuseppe Turrisi

 

Siamo davanti al disastro e ancora si fa finta di non vederlo!

 

Non sappiamo più come dirlo, non sappiamo più quali parole usare, ma lo ripeteremo fino alla noia.
L’euro è una truffa come lo è la comunità europea in questo stato di cose, ossia sotto la blindatura dei trattati Maastritch, Lisbona, Mes, Fiscal compact, Nato, WTO, ecc. Non abbiamo più la sovranità di niente se non solo quella di decidere chi ci deve prendere per i fondelli per un altro turno (ed in parte nemmeno quella leggasi porcellum).
Ora, se uno è consapevole di essere dentro una truffa, cosa fa?
1) Aspetta perchè non è ancora convinto della truffa?
2) Denuncia il truffatore e aspetta?
3) Si lascia truffare perché in fondo si lasciano truffare tutti?
4) Fa di tutto per uscire dalla truffa e la fa conoscere agli altri?
Sono quattro ipotesi che potrebbero rappresentare uno scenario di gente normale, si, ma cosa vuol dire normale, in un paese dove l’informazione è orribilmente manipolata.
Il popolo manipolato e stregato dalla politica gerontocratica asservita al giuoco della finanza internazionale non si muove, o meglio la maggioranza non si muove. Se diamo per buono il movimento di Grillo, e al momento siamo in attesa di giudizio, almeno il 26% di quelli che sono andati a votare sembra si siano svegliati almeno per affermare che così, non si può più andare avanti.
Non siamo convinti che siano consapevoli sulle “fondamentali” (multinazionali, monetadebito, NWO) ma certamente sulla cattiva gestione (Sprechi, ruberie, nepotismo, corruzione, ecc).
In tv si susseguono le varie trasmissioni vomitevoli di sistema garanti della verità di facciata manipolata per continuare a drogare la popolazione sopratutto sull’euro (truffa) e continuare a propagandare che sia la panacea di tutti i mali e guai ad uscire dall’euro!!! (Meno male che la lista Giannino ha fatto la fine che ha fatto). Se c’è una cosa che uccide le imprese è proprio questo neoliberismo (che propagandava proprio il sig. Giannino)
Lo stesso Grillo, che detta le linee guida “democratiche” al suo movimento 5 stelle, su questa strada si muove timidamente, non si capisce se per non disturbare la sua base in odore sinistroide o per non disturbare il potere finanziario, quasi a volergli chiedere prima il permesso per poterlo attaccare direttamente (magari con un referendum!!??). Perché non dire chiaramente quello che lui sa perfettamente, e cioè che l’euro è la causa prima della crisi. Una crisi che sta nel sistema monetario del dollaro e dell’euro. Perché nessuno parla del sistema di emissione monetaria?
La situazione è veramente drammatica in una società a così alta industrializzazione monetaria: far mancare la moneta significa uccidere indirettamente tutti. Una società basata su un sistema a moneta – debito in cui il controllo monetario è in mano agli usurai (i c.d.mercati) non può che uccidere i suoi sudditi-cittadini per salvaguardare gli interessi agli usurai. Nelle società rurali ,dove parte dell’economia ancora funziona con cicli estranei alla moneta di sistema, le crisi potrebbero essere meno brucianti e più sopportabili, ma nel nostro sistema, in cui la moneta soggiace al corso forzoso imposta con il sistema fiscale di “equi-omicidio” e in cui il 60% della popolazione vive in città, in cui l’intera vita si regge sul circolo della moneta, la crisi non potrà che essere devastante con la complicità della strage di stato. E’ una scenario eccessivamente apocalittico? Noi ci stiamo avvicinando ad un ritmo forsennato, senza che ci rendiamo conto della gravità devastante, ad un baratro senza confronti. I vecchi partiti, soprattutto quelli che si sono battuti per portaci in questo sistema di euro-usura, fanno di tutto per farci rimanere nell’euro, o per incoscienza o per ignoranza o perché, avendo venduto l’anima all’usuraio, non possono più tornare in indietro.
Se solo la gente capisse che il debito, oltre che essere nullo ed immorale è già stato pagato, oltre ogni ragionevole dubbio, e che ci stanno rubando il patrimonio pubblico, il patrimonio privato, l’identità, la dignità, la vita, il tempo e la sovranità, domani stesso sarebbe il giorno della rivoluzione e delle forche caudine.