Le divinità del Vicino Oriente Antico

 

14 Luglio 2018

Fonti: Libreria Dello Stato, Abe books.it, Hoepli, IBS, Libreria Universitaria

Nota di Domenico Cambareri

 

 

 

 

 

Un trattato di Storia delle Religioni del Vicino Oriente Antico 

 

 

Nel corso del ‘900, lo sviluppo delle discipline storiche ha avuto molteplici impulsi e sviluppi significativi. In particolare, nel loro contesto, quelle afferenti alla storia antica e in modo specifico quelle del Vicino Oriente Antico.

Al loro interno, poi, le ricerche storico-religiose hanno fruito davvero di eccezionali apporti grazie alle incessanti scoperte avvenute sia accidentalmente sia attraverso le sempre più numerose e mirate campagne di scavi archeologici e grazie all’ininterrotto sviluppo esponenziale delle strumentazioni offerte dal progresso scientifico e tecnologico. Quest’ultimo fattore ha per di più assunto negli ultimi decenni un’enfasi e una rilevanza difficilmente calcolabili. Possiamo soltanto affermare che in pochi decenni, nel prossimo futuro, le nuove conoscenze a cui approderemo nel campo della ricerca storica faranno riscrivere intere parti delle odierne conoscenze sulle epoche più antiche e remote della storia della civilizzazione umana e apriranno nuove e inusitate prospettive atte a fare esplorare sempre più lunghi tratti di costa dei laghi, dei mari e degli oceani fino a profondità superiori ai 100 metri e sotto le sabbie dei deserti.

La cultura italiana ha offerto contributi importanti allo sviluppo delle ricerche storiche antiche, e in questo le Università di Roma, Napoli, Milano, Torino, Venezia sono da ricordare. Lo sviluppo delle scienze storico-religiose, in particolare, con l’Università La Sapienza, ha contribuito direttamente alle più importanti tappe della crescita dell’archeologia e della storia e della fenomenologia delle religioni antiche vicino-medio-estremo orientali e non.

A essa sono pure da relazionare gli sviluppo degli studi in ambito demo-etno-antropologico, ambito in cui purtroppo l’incontrastata egemonia dell’interpretazione demartiniana ha agito da elemento tanto assolutizzatore quanto corrosivo pure nei rapporti con le discipline storiche e sociologiche a partire dalla seconda metà del ‘900. Non di meno, circoli e ambienti filosofici sono stati negativamente condizionati dall’assolutezza della lectio demartiniana, in specie quelli marxiani.

Le metodologie più strettamente storiche e quelle filosofiche più o meno libere da condizionamenti di natura ideologica  hanno potuto navigare con molta maggiore libertà e con proficuità nei mari della ricerca, della comprensione e delle interpretazioni.

Un vero e proprio trattato collettaneo introduttivo di storia delle religioni del Vicino Oriente Antico, non fresco di stampa e che anzi compie dieci anni dalla sua prima pubblicazione, mantenendo intatta la validità dei suoi contenuti, è ” IL POLITEISMO VICINO-ORIENTALE. INTRODUZIONE ALLA STORIA DELLE RELIGIONI DEL VICINO ORIENTE ANTICO “. In questo contesto di studi, esso rappresenta una degna e ottima sintesi della stessa storia novecentesca degli istituti di storia antica vicino-orientale e di storia delle religioni antiche del V.O.A. della Sapienza di Roma.

Lo sviluppo storico dei culti religiosi è presentato in modo nitido e viene delineato in base ai risultati delle più recenti scoperte nelle regioni fenicio-siro-mesopotamica e palestinese. Il taglio espositivo del manuale è lineare e limpido e presenta le figure divine dei diversi pantheon con una focalizzazione davvero rimarchevole.

La stessa prima autrice dell’opera, Maria Giovanna Biga, con la biografia dei suoi studi conforta questa affermazione. Allieva del prestigioso Giuseppe Pettinato all’Università di Torino, giovane neolaureata lo segue alla Sapienza di Roma nell’ambito degli studi di epigrafia del Vicino Oriente Antico, dove continua sino ai nostri giorni la sua attività docente. La Biga ha fatto parte come epigrafista della famosissima e fortunatissima campagna di scavi archeologici diretta dal prestigioso Prof. Paolo Matthia in Siria, la “missione Ebla”. E’ componente del Comitato d’Onore del Premio Europeo Capo Circeo.

Coautrice dell’opera è stata la Prof.ssa Anna Maria G. Capomacchia, già titolare di Storia delle Religioni alla Sapienza. Contributi della Prof. Anna Maria Polvani (già Università di Firenze) e della Prof. Marie-Claud Trémoulle (già ISMEO, CNR/ICEVO).

Schema cronologico, apparati cartografico e iconografico, apparati bibliografici e indici rendono molto agevoli la fruizione dell’opera e la possibilità di condurre approfondimenti collaterali anche ai lettori che sono alle primissime armi con gli studi storico-religiosi.

Dati bibliografici

Titolo: IL POLITEISMO VICINO-ORIENTALE INTRODUZIONE …
Casa editrice: LIBRERIA DELLO STATO, ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO
Data di pubblicazione: 2008                                                                                          ISBN 10: 8824013228 ISBN 13: 9788824013222

Titolo: IL POLITEISMO VICINO-ORIENTALE INTRODUZIONE ALLA STORIA DELLE RELIGIONI DEL VICINO ORIENTE ANTICO

Autori: MARIA GIOVANNA BIGA, ANNA MARIA G.CAPOMACCHIA

Editore: LIBRERIA DELLO STATO, ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO, 2008.

 

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