Cultura. Fra compressioni, diluizioni, vaporizzazioni, rimozioni. Arbitrarie? Cosa rimane del Mithraismo e cosa e quanto si vuol far s-conoscere con le ‘nozioni’ sulla complessità del pensiero e sulle religioni antiche ?

Mithaismo, cosa sarà mai? Una marca horror/honor di jeans con capitali woke pseudoculture per (lg)btqia+ di transmeridiani biospichici, di pneumatici o di bambole marziane?

20 Marzo 2024

Sul filo della Memoria

Desidero inserire qui, e come specifica raccolta in un’apposita cartella che sarà inserita quanto prima, con il titolo ‘Recuperi. Sul filo della memoria‘. in forma soprattutto stringata. almeno una parte delle tante precisazioni, argomentazioni, note e noterelle dense di significati che nel corso degli anni non ho mai avuto l’opportunità di scrivere e pubblicare, per i più svariati, motivi. E che mi sono tornate spesso alla mente, talora come un chiodo fisso. Vedremo quante riuscirò ad inserirne, con il tempo che mi morde e i diapason delle energie sempre più imprevedibili, disperse e rasìpsodiche.Alcune potrebbero trovare uno sviluppo di veri e propri articoli strutturati; non rare volte, ne ho potuto fare cenno in altri articoli pubblicati. – Domenico Cambareri

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Come scompaiono ‘toponomastiche’ storiche e religiose dai libri e dai grandi percorsi culturali, anche accademici, o che vengono ‘rapprese’ in poche battutre, nel segno della sempre più accentuata quanto ingiustificata superficializzazione, che va ben oltre gli ambiti della massificazione delle formazioni culturali, della preservazione della memoria storica, rastremando le possibilità qualitative dello sviluppo e della profondità delle capacità critiche e delle problematizzazioni. Per in di più, in un contesto di sempre rinnovantesi storia in fieri, grazie alle rivoluzionarie strumentazioni offerte dal battistrada delle innovazioni tecnologiche. Due esempi. Prima parte.

1.- Anno 2002. IL MITRAISMO

La Storia delle Religioni di Giovanni Filoramo, edita in più Volumi da Laterza, e poi ristampata dalla Biblioteca di Repubblica, pure ai fini di una maggiore diffusione fra un pubblico più ampio e generalista, dedica qualche distratta e succinta focalizzazione alla religione mitraica nell’Impero Romano. E’ un qualcosa che mi ha colpito subito, suscitandomi immediata incredulità e poi senso di rifiuto, di netta non accettazione.

La storia del Mihtraismo costituisce uno degli spaccati più originali dei percorsi storici delle credenze religiose e dei grandi apparati di pensiero, di cerimoniali, di simboli che ne costituiscono le parti vitali, oltre allo spessore della fede, della pistis che significativamente le peculiarizza sia in ambito comparativo interno – con le specifiche ‘evoluzioni’ assunte nei territori dove è venuta via via a radicarsi – che nell’ambito della comparazione con altri culti. Ciò naturalmente implica, come più o meno sempre, le problematiche storico-religiose sotto le più diverse angolazioni cronologiche.

Nel panorama indoeuropeo antico, Mithra è stata ed  è rimasta una delle maggiori divinità dello sterminato pantheon indiano e di quello, immensamente più ristretto e quasi antitetico, persiano. Il suo percorso geografico ha seguito la classica via dell’itineraio est – ovest. Così, dalle montuose terre iraniche, a ridosso del Golfo Persico è venuto ad approdare nel Mediterraneo durante il periodo del trapasso nella nuova età cristiana. Età in cui il culto di Mithra era già potentemente affermato, tanto nei mosaici delle sinagoghe in Palestina, quanto come nuovo culto imperiale, dimostra la dinamicità interna della figura divina ad aprirsi a sviluppi di pensiero e pseudomorfosi (concetto di O. Spengler, tratto dalla geologia, ottimamente utilizzato in riferimento agli sviluppi radicali del cristianesimo originario, che sarebbe essere nient’altro che l’ultima e conclusiva variante dell’abramismo/mosaismo come messianismo monoteista ‘ebraico’) grazie agli incessanti imprestiti dai culti religiosi vicino-orientali, segnatamente dell’Asia anteriore. della Mesopotamia, della Persia e dell’Egitto) e a quelli del fortunatissimo sigillo pontificale romano.  Età in cui avvennero ulteriori trasformazioni di denominazioni sia come ‘Sol invictus’ sia come ulteriore fonte primaria a cui attinse il nascente cristianesimo per la struttura dell’organizzazione gerarchica, per i simboli (quelli centrali, spiccatamente astrologici, sempre meni compresi, del culto misterico e soteriologico), e per tanto altro, finendo con l’assorbirlo. Oltre ai fondamentali imprestiti, che stanno a fondamento generale dei nuclei concettuali e dello sviluppo dottrinale delle correnti del  ‘sistema filosofico cristiano’, che lo abbia voluto o meno (si fa per dire ) E. Gilson: stoicismo, platonismo, aristotelismo.  

Da esso, nel Medio Evo, San Bernardino da Siena avrebbe tratto ispirazione per il suo tetragramma, l’ostensorio del sole irraggiante come simbolo della consacrazione eucaristica.

Le scoperte dei luoghi di culto mitraici, i mitrei, quasi esclusivamente costituiti da grotte e da ipogei, continuano ad avvenire, e la loro presenza archeologica, religiosa, artistica costituisce un vivo e importane polo di riferimento dei giacimenti culturali a Roma e nel Lazio e in altre contrade italiane e d’Europa. In particolare, in essi il cattolicesimo avrebbe incastonato i suoi sviluppi cultuali e espressivi secoli dopo con le immagini e la devozione della Madonna del parto.

Sulla religione mitraica in quanto tale e quale importante presenza della grande civiltà persiana nella cultura ellenico-romana, precipuamente tardoellenistica ma pure latina al tempo stesso, sussiste una produzione editoriale non particolarmente abbondante. In particolare, l’Università La Sapienza aveva realizzato un grande convegno internazionale, promosso dal Prof. Ugo Bianchi:  Mysteria Mithrae: Atti del Seminario Internazionale su ‘La specificità storico-religiosa dei Misteri di Mithra, con particolare riferimento alle fonti documentarie di Roma e Ostia,̕ Roma e Ostia 28-31 Marzo 1978 (Etudes préliminaires aux religions orientales dans l’Empire romain, Maarten Jozef Vermaseren, ISSN 0531-1950 Religions in the Graeco-Roman World Online, ISBN: 9789004299672 Curatore Ugo Bianchi Edizione illustrata Editore E.J. Brill, 1979ISBN9004060014, 9789004060012 Lunghezza1005 pagine): Opera collettanea purtroppo introvabile già dai primi anni novanta. Memoria ingannevole? Ritenevo che l’opera fosse stata pubblicata pure dalla non più esistente Edizioni dell’Ateneo e Bizzarri (Roma). Su Google, al momento non riesco a rintracciare alcun riferimento, eppure ne rimango convinto): ritrovato al termine di questa precisazione, inserisco il report di riferimento.

‎BIANCHI Hugo‎
‎MYSTERIA MITHRAE. Atti del Seminario Internazionale su ‘La specificità storico-religiosa dei Misteri di Mithra, con particulare riferimento alle fonti documentatie di Roma e Ostia’. Roma e Ostia 28-31 Marzo 1978.‎

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‎Edizioni Dell Ateneo & Bizzarri Roma 1979 MYSTERIA MITHRAE. Atti del Seminario Internazionale su ‘La specificità storico-religiosa dei Misteri di Mithra, con particulare riferimento alle fonti documentatie di Roma e Ostia’. Roma e Ostia 28-31 Marzo 1978. – Proceedings of the International Seminar on the “Religio-Historical Character of Roman Mithraism, with particular Reference to Roman and Ostian Sources”, Rome and Ostia 28-31 March 1978. – Études préliminaires aux Religions orientales dans l’Empire romain.Fort in-8 ( 245 X 160 mm ) de XXVII-1005 pages, pleine toile verte à la bradel. Textes en italien, français et anglais. Planches hors-texte, certaines dépliantes. Petites taches sur la couverture, bel exemplaire.‎

Reference : 774749


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La seconda parte, successiva al seciondo punto, atolanti e cartografia storica post anni ’70 del XX secolo, sarà pubblicata separatamente.

L’Europa della Libertà

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