Giuseppe A. Spadaro, il saggista e la sua pittura

13 Marzo 2012

Fonte: nuovo Paese Sera

Piero Tucci

 

Un luogo magico di Roma con una mostra dai molteplici riferimenti mitologici, teologici e psicologici: Michele Protospathario

Retrospettiva pittorica di uno scrittore

In occasione della presentazine dell’ultimo libro di Giuseppe A. Spadaro, “Dell’Imitazione e della memoria”, con la ricca e affascinane presentazione  di Marco Bussagli su “Le linee di convergenza tra le poetiche dello scrittore e del pittore”, al Palazzo del Collegio romano, Sala della Crociera ( Ministero per i Beni e le attività culturali).

 

Ieri pomeriggio nella sala della Crociera del Palazzo del Collegio Romano si è tenuta la retrospettiva del pittore Michele Protospathario nome d’arte di Giuseppe A. Spadaro. La Crociera del palazzo del Collegio Romano. Una bellissima tela ben indicativa della poetica di Michele Protospathario. Il luogo è sconosciuto ai più ma si tratta di un posto favoloso che evoca secoli di studio ed è l’immagine del “pensiero umano”. In questo luogo, già di per se meraviglioso, si tiene la mostra retrospettiva del pittore Protospathario che si esprime con un linguaggio simile a quello della metafisica e del surrealismo, in un certo senso anticipatore dei pittori “anacronisti” degli anni Ottanta (Di Stasio), ma i suoi quadri sono senza dubbio più carichi di riferimenti culturali, mitologici, teologici e psicanalitici. Si prestano quindi a molteplici interpretazioni. Protospathario è un artista del nostro tempo, ma il riferimento va indubbiamente agli artisti del Rinascimento per la vastità e complessità del suo “pensiero”. Tra i suoi quadri mi hanno colpito “Sintesi borrominiana”, in cui vi è una particolare rappresentazione della guglia di Sant’Ivo alla Sapienza, la grande tela “Leda con il cigno”, il bellissimo ritratto della moglie.

 

 

 

 

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