11 Febbraio 2014
Una colpa inaudita che ci grava ancora sulle spalle e sulla coscienza
Agli uccisi e ai profughi giuliano-istriano-dalmati Vittime due volte, vittime da morti, vittime da vivi … Un popolo dilaniato e guidato da governanti spesso rinnegati e servi abietti dei vincitori si piega passivo e corrivo alla violenza comunista, e ormai privo di ogni residuo senso di fratellanza e di umanità caccia e disperde per il mondo i suoi figli e le sue figlie. Storia inventata indefessa e senza termini per decenni di canaglie, inaudta, questa è stata la festa della Repubblica annichilita nei sanguinolenti bagliori del 25 aprile, questo è stato il carnevale partigiano. La volante rossa ha marchiato di diritto questa infame pseudo storia e il soccorso rosso nei decenni successivi ne è stato il legittimo continuatore: contraffattori di professione che hanno regalato animo e coscienza ai sovietici e ai titini e affondato l’Italia nella violenza senza limiti. Quanti fra costoro oggi si dichiarerebbero pentiti? E’ da chiederlo a esperti della comunicazione come una certa Boldrini, una certa Bignardi, un certo Vendola? … cosa potrebbero mai rispondere? Forse cose insulse?