Salute, lavoro, scuola. Importante sentenza del giudice di Latina sulla malattia rara MCS

Un’importante sentenza è stata emessa dal giudice del lavoro del Tribunale di Latina, dr. Corradino Diana. Essa riguarda il caso di una malattia considerata rara su cui l’Unione Europea già da alcuni anni ha lanciato un reiterato allarme: la Sensibilità Chimica Multipla (MCS). Il ricorrente, un docente delle scuole superiori, Domenico Cambareri, di cui già a suo tempo ci siamo occupati presentando ai lettori un’intervista, ha ottenuto dopo oltre cinque anni la definitiva sentenza di riconoscimento di invalidità per la grave patologia, letteralmente esplosa durante la sua attività lavorativa. La MCS (Multi Chemical Sensitivies o Iper Sensibilità Chimica Multipla) è una tipica malattia della società industrializzata. La sua diffusione infatti progredisce nelle aree particolarmente inquinate, cioè ad alto tasso di industrializzazione, di traffico automobilistico, etc… In provincia di Latina, in particolare, la stampa ha più volte fornito informazioni e fatti di cronaca davvero dolorosi e scottanti per i risvolti sanitari e sociali, visto che gli ammalati quasi sempre sono stati letteralmente abbandonati a loro stessi o incipientemente “dirottati” verso le cure psichiatriche. Un quadro davvero scandaloso e da brividi, anche perché la quasi totalità della classe medica italiana ad orientamento specialistico sconosce la reale natura della patologia e non poche volte ha avviato gli ammalati verso cure placebo. La sentenza in oggetto ha riguardato il prof. Domenico Cambareri del Liceo Grassi di Latina. Il docente è stato rappresentato dagli avvocati Annalisa Muzio e Gianluca Marchionne, medico di parte il dr. Giuseppe Manciocchi. Lo specialista curante, noto in tutta Italia, è stato il prof. Giuseppe Genovesi della Sapienza di Roma, dove già in precedenza il prof. Andrea Ciofalo lo aveva indirizzato in tale direzione, come il dr. Cavallini di Latina. Ctu nominato dal giudice è stato il dr. Boccia, il quale ha redatto una relazione peritale che costituirà un vero punto di riferimento a livello nazionale, assieme alla sentenza del giudice Diana e agli articolati di parte. Il docente era stato messo a riposo con effetto immediato già due anni prima dalla Commissione Medica Militare di 2^ Istanza di Roma, dopo oltre cinque anni di certificate sofferenze e a diciotto anni dal manifestarsi della stessa, allora praticamente sconosciuta in Italia. Egli aveva conseguito già una vittoria in sede di giustizia del lavoro con una sentenza relativa ai luoghi di lavoro, sentenza però emessa quando era stato già posto a riposo. Le vicissitudini del professore sono note attraverso le informazioni che la stampa locale e nazionale hanno dato in precedenza, e si intrecciano con quelle dell’Istituto in cui prestava servizio da ben oltre vent’anni. E anche in riferimento a un atto ispettivo del Senato della Repubblica (promosso dalla sen. dr.ssa Dorina Bianchi) nei confronti del dirigente pro tempore, Gaspare Cecconi, ex direttore didattico proveniente dalla scuola elementare, che aveva provocato grave disagio interno al Liceo “G. B. Grassi” di Latina al quale si era fermamente opposto, nonostante i suoi gravi problemi di salute, il prof. Domenico Cambareri, che aveva alfine sollecitato il direttore scolastico regionale a promuovere una visita ispettiva. Il Cecconi aveva denunciato per diffamazione il docente, ma la Procura della Repubblica di Roma aveva chiesto l’archiviazione. Lo stesso dirigente aveva poi tentato di “fermare” il prof. Cambareri trasformando d’ufficio il contenuto della diagnosi del medico di base in malattia ordinaria senza avere dapprima chiesto all’autorità medica territoriale superiore il suo giudizio diagnostico, e quindi facendo operare al Mef le relative trattenute stipendiali. Per cui le vicende giudiziarie fra i due sono ancora in corso e Cambareri, che è attualmente sotto indagine della Procura, si riserva di citare direttamente in giudizio l’ex direttore didattico, così come ci ha espressamente dichiarato. Negli scorsi mesi, a testimonianza del clima irrespirabile che vi era all’interno del Liceo Grassi, l’attuale dirigente, dr.ssa Tufo, ha patteggiato su altri due ricorsi al giudice del lavoro da parte di due professoresse, ricevuti “in eredità” dal Cecconi; e in precedenza altre due docenti del Liceo avevano vinto la causa di lavoro contro l’istituzione scolastica (come recita la vigente legge, atta a schermare il dirigente in carica), ossia nella realtà delle cose contro il Cecconi. Nell’intervista a suo tempo realizzata da Parvapolis, il docente fece esplicito riferimento ad alcune delle gravissime e persistenti angherie che dovette subire e su cui aveva presentato articolata documentazione al giudice del lavoro e precisò che mai e poi mai era stato acquistato dal Cecconi un macchinario che, con appositi prodotti a basso impatto chimico, il personale addetto utilizzava per lavare i corridoi e le aule in cui lui prestava servizio. Una storia che lascia la bocca amara e senza fine. Il prof.Cambareri è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Latina, per atto dovuto, per truffa ai danni dello Stato, su segnalazione del dirigente Cecconi. “Attualmente – ha dichiarato il prof. Cambareri – sto per procedere contro il Liceo Grassi per il rimborso delle trattenute stipendiali operate arbitrariamente dal Cecconi sui periodi di malattia per grave patologia . Infine procederò in sede civile per rivalermi sul Cecconi”.

CHI è IL PROF. DOMENICO CAMBARERI – Il docente è un personaggio che ha avuto un suo ruolo intellettuale. Filosofo e poeta, conferenziere giornalista ideatore promotore e conduttore culturale, studioso in diversi campi della politica, ha svolto consulenza parlamentare nel settore della politica estera e di difesa. E’ stato fra l’altro per diversi anni editorialista di Parvapolis, durante la direzione di Mauro Cascio. E’ stato esponente del vertice nazionale della massoneria di Rito Scozzese; attivo nel mondo culturale e politico di destra, in cui ha preservato una sua completa autonomia di pensiero e di posizione, è stato un Premio Capo Circeo. Ha fondato a Roma con il defunto Gino Ragno L’Europa della Libertà, www.europadellaliberta.it . Nella seconda metà degli anni ’80, durante gli anni di lotte e rivendicazioni professionali, meritocratiche ed economiche dei professori, letteralmente massacrate per volontà dei confederali dai governi di allora, fece parte del vertice del movimento da cui si staccò con altri docenti di diverse parti d’Italia. Fondò e guidò l’Associazione Liberi Professori Italiani, associazione che aderì alla confederazione dei ceti professionali Confederquadri (in cui si mantenne il peculiare profilo dei prof. in riferimento alle professionalità pubbliche e ai loro precedenti inquadramenti equivalenti a quelli dei funzionari superiori e dei dirigenti) e che in Latina ebbe per molto tempo il suo centro più attivo. Egli fece ciò sacrificando studi e interessi personali per diversi anni, a pro di una svolta e di una rinascita nella politica scolastica nazionale, cosa mai avvenuta in parlamento sino ad oggi. La scelta operata dai professori che con lui condividevano le posizioni antidemagogiche e anti populistiche dei sindacati confederali fu da lui anticipata con un lungo e indimenticabile articolo pubblicato su Il Giornale diretto da Indro Montanelli, accanto a quello dedicato ai lavori del Consiglio dei Ministri, con Galloni ministro della P.I. Fu un successo, che però il potere sindacale riuscì facilmente a stroncare. Bisognerà alfine aspettare il “tradimento” del ministro D’Onofrio (reso pubblico dalla stampa nazionale attraverso le dichiarazioni di Cambareri) e l’aggravamento della salute del prof. di Latina per iniziare a ridurre al silenzio la combattiva associazione. Per la grave malattia sopravvenuta in aule sature sistematicamente di gel, bagnoschiuma, lacche, prodotti igienici altamente inquinanti, egli dovette iniziare a vivere in condizioni di quasi assoluto ritiro, riducendo attività e impegni per molti anni a un lumicino. Cosa che oggi è costretto a fare ancora, anche se si spera in misura minore. Attualmente, guida l’Associazione Premio Europeo Capo Circeo, in Roma, www.premiocapocirceo.it . Fra i tantissimi articoli culturali e le tante analisi politiche spesso ancora oggi di vibrante attualità pubblicati a suo nome da Parvapolis, per circa un decennio, ricordiamo che l’articolo del 5 agosto 2004 << La potenza del pensiero. Oggi a Kaliningrad si commemora Immanuel Kant, a 200 anni dalla morte. Uno dei massimi spiriti dell’umanità >> fu letto a Königsberg (Kaliningrad) come commemorazione ufficiale dalla delegazione di Assitaliagermania guidata dal dr. Gino Ragno, davanti alle autorità russe e agli ospiti tedeschi e polacchi.